Aprire un e-commerce per la Cina

Aprire un e-commerce per la Cina

13 gennaio 2015,   By ,   0 Comments

Il web offre tantissime possibilità per espandere il proprio business in nuovi paesi, è opportuno però farlo nel modo giusto. Occorre studiare le dinamiche del paese interessato, bisogna raccogliere informazioni sulle modalità d’acquisto degli abitanti di quel determinato luogo.

La Cina rappresenta un paese dalle grandi potenzialità,  una preziosità opportunità per espandere il proprio target, raggiungendo persone interessate all’acquisto online.

Il target cinese è pronto per l’e-commerce?

Da numerose e valide ricerche di mercato, traspare che oltre 240 milioni di cinesi prediligono la tipologia di acquisto on-line, rispetto alla prospettiva di lunghe file presso le casse dei negozi. Secondo recenti stime, in Cina vengono venduti online circa 50 mila prodotti al minuto.

Nel periodo compreso tra gennaio e novembre 2012, il portale Alibaba.com, sito web principale e di riferimento in Cina per la vendita on-line, ha registrato 121,49 miliardi di euro di transazioni. Secondo stime autorevoli, nel 2020 il mercato cinese raggiungerà un picco volume di transazioni on-line che si aggirerà tra i 450 miliardi e i 650 miliardi di dollari di circa.

La Cina rappresenta quindi un mercato dalle innumerevoli possibilità, e per le aziende italiane i settori legati alla moda, all’agroalimentare, e all’arredamento rappresenterebbero la strada migliore per esportare il Made in Italy.

È necessario essere informati sul contesto nel quale si andrà ad operare e preparati per le sfide a cui si sarà sottoposti.

Chi compra online in Cina?

Il target di riferimento da prendere in considerazione se si vuole creare un e-commerce verso la Cina è rappresentato dalle persone comprese tra i 20 e i 40 anni, un gruppo estremamente diverso, difficile da inquadrare specificamente.

In Cina tutti comprano online, sia i ricchi, alla ricerca di capi firmati di alta moda italiana, sia i meno ricchi, attirati dai prezzi vantaggiosi del web.

La classe di compratori online cinese è quindi davvero ampia, occorre individuare un personale target, in relazione al proprio brand, ai propri prodotti e alla proprie fasce di prezzo

Quali normative sono vigore in materia e-commerce?

Oggi, grazie a recenti normative cinesi, se l’azienda che vuol intraprendere il processo di internazionalizzazione digitale possiede già una società sul territorio che vende i propri prodotti, può farlo anche online, attraverso un dedicato portale web.

Il Mofcom, il Ministero del Commercio, ha instituito un dipartimento volto al solo commercio online. Ad esso spetta la decisione di approvazione delle società che fanno e-commerce.

Una società che non operi già in Cina, per avviare un nuovo processo di commercio on-line può rivolgersi ad agenzie qualificate e professionali, in grado di fornire servizi e aiuti indispensabili.

Logistica e Spedizioni

Chi compra online si aspetta consegne in tempi limitati, quindi sarebbe opportuno effettuare un operazione di delocalizzazione del proprio magazzino, in modo da preservare una determinata percentuale dei prodotti (studiata ovviamente in relazione alla mole di vendita) direttamente in loco.

Ciò consentirà anche un notevole risparmio circa le spedizioni.

L’internalizzazione digitale del Made in Italy in Cina

Grazie a internet e all’e-commerce è possibile raggiungere più persone sparse per il mondo in pochissimo tempo e a costi contenuti.

La Cina è un paese adatto alla diffusione di tutti quei prodotti figli della storicità, artigianalità e professionalità italiana.


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