La moda Made in Italy è il protagonista dell’export europeo

La moda Made in Italy è il protagonista dell’export europeo
Gli ultimi dati lo confermano: il settore moda è il protagonista degli e-commerce di tutto il mondo e, in particolare, la moda Made-in-Italy ne è il fiore all’occhiello, specialmente in Europa.

Se infatti in Italia nel 2015 la moda ha realizzato vendite online per 2,1 miliardi di euro, con un aumento del 19% e rappresentando il 9% del fatturato totale delle vendita online, in Europa i dati sono ancora più positivi. Nei paesi europei dove i limiti tecnologici non sono presenti, il settore fashion Made-in-Italy è infatti l’acquisto principale tra tutti i beni italiani esportati online.

I dati

I dati provengono da Osservatori.net e da Kom.online e indicano un aumento esponenziale delle vendite per tutto l’anno 2015.

L’abbigliamento e le calzature rappresentano nell’export online oltre 3,9 miliardi di euro di vendite e il 65% delle transazioni totali, un volume ancora più importante del food e del design. La spesa media annuale per utente in Europa è pari a 569 euro, mentre in Italia si scende a 295 euro: questo dato conferma quanto vendere online in Europa i propri prodotti tessili sia redditizio.

L’export europeo

Dagli stessi dati emergono 3 tendenze fondamentali da riconoscere nell’export europeo, rispetto a quello italiano; tutte e 3 evidenziano quanto una buona preparazione, un sito adatto e competenze adeguate possano fare la differenza tra un e-commerce di moda made-in-Italy di successo e uno da scarsi risultati.

  1. Nel 2015 sono stati 5,8 milioni i compratori da tutti i paesi d’Europa che hanno importato online beni dall’Italia, in particolare, delle moda italiana.
  2. Il tasso di conversione europeo è alto. Mentre in Italia i siti vetrina sono ancora la norma, in Europa è l’e-commerce a farla da padrone. Il nostro tasso di conversione all’acquisto dei visitatori del sito è infatti pari allo 0,9%, contro una media dell’1,96% che vede in testa il Regno Unito (2,6%). Mentre da noi su 100 visitatori 1 compra, all’estero questa cifra raddoppia.
  3. L’abbigliamento per donna made-in-Italy occupa il 41% degli acquisti fashion all’estero, eseguiti tramite canali e-commerce italiani di export. Il target femminile allo stato attuale si conferma quindi il più interessante.

Cosa fa la differenza

Il risultato fondamentale che emerge da questi dati è che, dove i limiti tecnologici non sono presenti e le competenze adeguate vengono utilizzate, si ha un aumento sostanziale delle vendite online, sopratutto di prodotti d’export Made-in-Italy, come quelli legati alla moda nostrana. In definitiva, un sito poco attraente e intuitivo significa che il 36% degli utenti lo abbandonano senza alcuna interazione e la difficoltà di navigazione e pagamento portano il 53,9% degli utenti ad abbandonare il carrello dello shopping, risultando in una conversione nulla.

Internazionalizzazione Digitale al Premio Best Practices 2015: Intervista a Gennaro Guida

Estensa è stata invitata a partecipare alle Premio Best Practices 2015, tenute a Salerno l’11 e 12 giugno per presentare il  suo progetto di “Internazionalizzazione Digitale”.

Di seguito l’intervista di Gennaro Guida, CEO di Estensa s.r.l.

Benvenuto Gennaro Guida, ci parli del progetto “Internazionalizzazione Digitale”

Il progetto d’Internazionalizzazione Digitale si pone l’obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese a trovare nuovi mercati, attraverso le nuove tecnologie.


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